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Il filo rosso tra Jo Cox e la Sardegna

Assassinio di Jo Cox: filo rosso sangue che unisce il Regno Unito alla Sardegnain fuori dal Parlamento, News 17 giugno 2016 0 181 visualizzazioni Roma, 17 giugno 2016 – Jo Cox, la deputata inglese uccisa a Birstall, impegnata nel sociale e in difesa dei diritti umani, nel suo ultimo intervento pubblico, due giorni prima dell’assassinio (ripreso anche sul Times http://goo.gl/uta6in), denunciava le responsabilità del Regno Unito e del ministro degli Esteri per le strette relazioni coi paesi del Golfo e l’Arabia Saudita, in conseguenza delle tragiche morti di bambini per la guerra in corso in Yemen. Jo Cox, parlamentare pacifista laburista della Gran Bretagna, assassinata ieri a Birstall, alle porte di Leeds. Una guerra e delle vittime che – aggiunge oggi il Senatore del M5S, Roberto Cotti – anche l’Italia contribuisce ad alimentare nel momento in cui acconsente all’esportazione di armamenti verso l’Arabia Saudita, Qatar, Emirati arabi uniti, in particolare con bombe che vengono prodotte in Sardegna, a Domusnovas (dalla società Rwm Italia Spa) , in plateale violazione della legge 185/90. Ben 5 mie interrogazioni parlamentari, links dal sito del Senato:http://goo.gl/sBmg5Bhttp://goo.gl/VMUeFQhttp://goo.gl/lvehTChttp://goo.gl/nSWmSnhttp://goo.gl/RXyQZD finalizzate ad impedire che il governo italiano continui a rendersi complice di questo massacro non hanno finora avuto risposta. L’Italia continua a fare affari con regimi che fanno strame dei diritti umani”.Così la deputata laburista lo scorso 14 giugno : “A metà della popolazione dello Yemen manca l’accesso a cibo, acqua e medicine. I bambini rappresentano un terzo delle vittime civili e in media sei bambini restano uccisi e feriti ogni giorno dal marzo dello scorso anno. Non c’è nulla da nascondere: alla luce di ciò, la posizione del governo è indifendibile e si deve agire con urgenza. Il governo dovrebbe sospendere immediatamente le vendite di armi a chiunque possa usarle in violazione del diritto internazionale: il Regno Unito è uno dei maggiori fornitori di armi all’Arabia Saudita, con delle vendite che raggiungono 6 miliardi di sterline l’anno. Se il governo vende armi al Regno Saudita, che poi le usa indiscriminatamente per causare un danno enorme per i civili e le infrastrutture, si comporta illegalmente rispetto agli accordi e trattati nazionali, dell’UE e del diritto internazionale. Stasera i bambini in Yemen andranno a dormire nella paura di oggi, sperando in un domani migliore. Questi bambini hanno disperatamente bisogno del governo del Regno Unito, che non può continuare a deluderli”.“A quanto pare, a differenza dei bambini yemeniti sotto bombardamento quotidiano, il governo italiano, il premier Renzi, i ministri Gentiloni e Pinotti – è la conclusione del senatore Cotti – ogni notte dormono sonni tranquilli, tra un contratto di fornitura d’armamenti e l’altro. Evidentemente per loro il “domani migliore” non è quello che sognava e auspicava Jo Cox. Sono tuttavia fiducioso: non posso anticipare nulla, ma su questo scandalo europeo, anche tutto italiano, di aperta e plateale violazione della legge 185/90 e dei trattati internazionali, per volgari interessi economici e forse non solo economici – potrebbero esserci nel breve sviluppi clamorosi”.

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